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Condono edilizio possibili estensioni

La normativa che ha concesso il cd. “terzo condono” in Sicilia (D.L. 30 settembre 2003, n. 269, art. 32, espressamente recepita in Sicilia con L.R. 15/2004) ha dato luogo a molteplici dubbi interpretativi circa l'accoglibilità delle istanze in relazione agli immobili realizzati in zone soggette a vincoli di inedificabilità cd. “relativa” (ossia quei casi in cui il vincolo di inedificabilità possa esser superato dal previo rilascio di un nulla osta dell'autorità preposta).
Tali perplessità sono state superate a seguito dell'intervento del Consiglio di Giustizia Amministrativa il quale, con il parere n. 269/2012, dopo un ampio excursus, ha ritenuto che la sanatoria in oggetto possa essere assentibile anche nel caso in cui questa investa aree soggette a vincoli di inedificabilità relativa (subordinatamente al rilascio, da parte dell'autorità preposta, dei nulla osta necessari).Ritenuta la gran mole di istanze di sanatorie pendenti in Sicilia ancora in istruttoria, tantissime delle quali ricadenti in aree “vincolate” nel senso già specificato, la questione appare di notevole interesse. Seguendo il pensiero del Consiglio di Giustizia Amministrativa, infatti, gli interessati potrebbero, anche posteriormente alla data di scadenza per la proposizione dell'istanza di sanatoria, acquisire i pareri necessari e, con ciò, rendere assentibile la propria domanda, altrimenti inaccoglibile.
Potrebbe altresì ritenersi che le istanze di riesame dei condoni già vagliati e rigettati con provvedimento non definitivo, possano trovare accoglimento alla luce di tale importante parere del Cga. All'orientamento in esame, peraltro, l'Assessorato competente ha mostrato di volersi conformare allorché ha emesso la Circolare numero 2 del 2014, precisando espressamente che gli Enti preposti curino di acquisire, per tutte le pratiche in via di esitazione, il nulla osta delle autorità preposte alla tutela del vincolo.
La circolare ha avuto un’eco notevole, ed è stata interpretata come un tentativo di “allargare le maglie” del condono già disposto più di dieci anni prima. Trattasi invero di una interpretazione estensiva che appare in linea con l'applicazione della corrispondente normativa nazionale.

Carmelo Barreca e Silvio Motta

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